Immuni, l’applicazione per il contact tracing approvata dal Governo italiano e basata su un sistema ideato da Apple e Google, era stata concepita con un data di scadenza fissata per il 31 dicembre del 2020. Ora, dato l’andamento dei contagi nella Penisola e le prospettive per i prossimi mesi si è deciso di cancellare questa deadline.
La data precedentemente citata si riferiva al giorno dopo il quale i dati raccolti dall’applicazione sarebbero dovuto essere rimossi e l’attività di tracciamento arrestata. Si trattava evidentemente di un previsione troppo ottimistica e maturata in un momento in cui era difficile prevedere quale sarebbe stata l’evoluzione della pandemia di Coronavirus (Sars-Cov-2).
Immuni venne lanciata in primavera con un notevole ritardo rispetto alle attese, ad oggi il numero complessivo dei download sfiora gli 8 milioni, molto al di sotto della quota di efficacia, e soltanto di recente sono state poste le basi (teoriche) che consentiranno al sistema italiano di interoperare con alcune delle applicazioni per il contact tracing realizzate in altri Paesi europei.
La scadenza di fine 2020 prevedeva che le informazioni raccolte fossero eliminate in toto, comprese quelle presenti nei dispositivi utilizzati. Con una decisione del Consiglio dei Ministri delle scorse ore si è però deciso per un rinvio fissato, questa volta, per il 31 dicembre del 2021. Al momento tale provvedimento sarebbe ancora in corso di pubblicazione.
Immuni è un’applicazione gratuita che non raccoglie dati personali ma permette di ricevere delle notifiche in caso di esposizione al rischio di contrarre il COVID-19, come per esempio quando vi è la possibilità di essere entrati a contatto con una persona contagiata. Chi fosse interessato ad approfondire il suo funzionamento o a scaricarla può fare riferimento al sito ufficiale.