E’ il destino del social network più grande della Rete: un enorme successo (oltre 500 milioni di iscritti) che si accompagna ad una marea di polemiche, così, oltre all’accusa di non tutelare la privaci degli utenti, Facebook deve vedersela contro gli strali di Greenpeace.
Ma perché la più famosa organizzazione ecologista del Mondo ha deciso di puntare il dito contro la creatura di Mark Zuckerberg? Per un motivo molto semplice: i data center di Facebook vengono alimentati a carbone, la fonte di energia meno "verde" che si possa utilizzare.
Gli attivisti di Greenpeace hanno deciso di lanciare una campagna di sensibilizzazione per chiedere al social network di modificare le proprie politiche energetiche, l’iniziativa ha riscosso un certo successo raccogliendo circa 500 mila adesioni.
Per rispondere alle accuse, Facebook ha diramato un comunicato aziendale in cui il gruppo sottolinea la sua volonta di inquinare il meno possibile, Mark Zeckerberg e soci hanno assicurato che nel futuro del social network e dei suoi fornitori di energia è prevista una vera e propria svolta ecologica.