A pochi gioni dalla sua scomparsa è ormai disponibile in tutto il Mondo la prima biografia post-mortem dedicata al fondatore della Apple, Steve Jobs, e scritta da Walter Isaacson; un’occasione per i fans (così come per i semplici curiosi) di scoprire i lati meno conosciuti della sua personalità.
Jobs anticipava spesso i tempi con le sue idee, questo è fuor di dubbio, alcune volte riusciva a stare talmente avanti rispetto al resto del Mondo che per lui non era sempre sempicissimo spiegare le caratteristiche dei suoi dispositivi e le loro differenze con gli altri device in commercio.
Quando era ancora in vita, l’ex CEO di Cupertino rivelò per esempio che l’iPad venne aspramente criticato per il suo nome troppo simile all’iPod, per la mancanza di una porta alla quale collegare un flash drive USB e non di rado per il suo design.
A questo proposito Jobs avrebbe raccontato di aver risposto per le rime ai critici più feroci e irragionevoli, ma di essersi spesso trovato in difficoltà nel rispondere ad alcuni dubbi motivati degli utenti, questo perché neanche lui immaginava quale potesse essere il vero futuro dell’iPad.