Dopo Twitter, che ha deciso di chiudere le porte a qualsiasi annuncio pubblicitario di carattere politico, e Facebook, il cui CEO ha deciso di non rinunciare a questo lucrativo business, anche Google ha voluto chiarire la sua posizione riguardo al delicato argomento dell’advertising elettorale online. Il tutto in vista della campagna Presidenziale che prevedibilmente infiammerà gli USA nel corso del 2020.
Le nuove policy di Mountain View riguardano in particolare la personalizzazione dei contenuti sponsorizzati, si potranno ritagliare ancora gli annunci sulla base delle caratteristiche dei diversi utenti, ma per far questo non sarà consentito l’utilizzo di dati che riguardano le convinzioni religiose e le opionioni politiche palesate in precedenza.
Le regole presto in vigore non vieteranno di fornire contenuti implementati sulla base delle abitudini di navigazione in Rete, come per esempio la visualizzazione di determinati video o la consultazione di alcuni siti Internet, nello stesso modo si potranno differenziare gli annunci a seconda del genere di appartenenza o dell’età del fruitore finale.
Più ambigue le policy riguardanti il posizionamento, se da una parte infatti gli inserzionisti potranno basarsi sui codici postali dei vari utenti per contestualizzare l’advertising, dall’altra non si potranno pubblicare annunci mirati ad una località specifica. L’obbiettivo è probabilmente quello di rendere i contenuti meno frammentati e quindi più controllabili.
Il primo Paese interessato dalle modifiche citate sarà la Gran Bretagna, dove le prossime elezioni si svolgeranno il 12 dicembre 2019, seccessivamente esse riguarderanno tutti gli altri stati in cui Google opera, Italia compresa. L’aggiornamento delle regole a livello mondiale dovrebbe essere completato entro il 6 gennaio del prossimo anno.