Gli sviluppatori di Mountain View hanno rilasciato un nuovo aggiornamento di Google Bard, il chatbot che grazie al supporto di un modello generativo (PaLM 2) fornisce risposte in linguaggio naturale alle richieste degli utenti. Le feature introdotte più di recente estendono le sorgenti da cui il sistema può reperire dati utili agli output ma pongono degli interrogativi dal punto di vista della privacy.
In sostanza Bard sarà in grado di scansionare alcune applicazioni utilizzate dagli utenti, come per esempio il client di post elettronica GMail e il servizio di storage in Cloud Google Drive, per formulare le proprie risposte ai prompt. L’idea è quella di rendere il chatbot più reattivo, veloce e in grado di offrire un maggior livello di personalizzazione.
Novità per Bard, la nostra IA sperimentale!
Da oggi Bard può collaborare con Google Lens ??? rispondere con immagini ????? e modificare lunghezza e tono delle risposte ???? anche in italiano.
Scopri tutti gli aggiornamenti ?? https://t.co/iElRy4XOQ9
— Google Italia (@googleitalia) September 19, 2023
L’accesso alle applicazioni è possibile grazie alle nuove Bard Extensions che consentono al chatbot di interagire con i diversi servizi del network di Big G. L’utente può quindi richiedere a Bard di cercare su YouTube i video dedicati ad una specifica meta turistica o consultare i dettagli di uno spostamento già programmato tramite l’analisi della corrispondenza su GMail.
Bard potrà accedere ai dati di Google Doc, Drive e GMail soltanto con il consenso esplicito dell’utilizzatore e i permessi accordati saranno disattivabili in qualsiasi momento. In ogni caso Google ha assicurato che i dati così raccolti non verranno utilizzati né per il training dell’Intelligenza Artificiale di Bard né per la profilazione con finalità di marketing.
Per quanto riguarda le altre novità, vale la pena di segnalare il supporto alla condivisione delle chat tramite link pubblici. In sostanza, chi riceve il collegamento ad una chat potrà proseguire una comunicazione già iniziata con il chatbot tramite il pulsante "Continua questa chat" anche se l’account utilizzato è diverso da quello che ha creato il link.