Il Reuters Institute for the Study of Journalism ha recentemente condotto una rilevazione con l’obiettivo di verificare lo stato di salute delle testate giornalistiche in Rete; i risultati dello studio evidenzierebbero qualche difficoltà nella monetizzazione da parte di soggetti con scarse disponibilità economiche.
Il panorama dipinto dalla ricerca mostrerebbe come da una parte vi sarebbe il dominio dei grandi gruppi editoriali, quelli in grado di assorbire la maggior parte delle entrate derivanti dall’advertising e dagli abbonamenti, dall’altra una realtà estremamente polverizzata dotata di pochi spazi per emergere tra le varie offerte.
Francia, Germania e Italia sono state analizzate nel corso dello studio perché considerate le aree geografiche più interesanti per dinamicità delle startup dedicate all’informazione; ad un’intensa attività giornalistica non si assocerebbe però una uguale capacità di far quadrare i conti.
Un ostacolo particolarmente importante sarebbe quello della lingua, Francese, Tedesco e Italiano non sono idiomi diffusi e compresi quanto l’Inglese, un limite che inciderebbe pesantemente sulla consistenza numerica dell’utenza di riferimento già parcellizzata da un’offerta oggi molto consistente.