Le autorità francesi hanno recentemente approvato una legge dedicata all’editoria che per le sue caratteristiche peculiari è stata definita "anti-Amazon", essa mira in pratica a tutelare le piccole librerie contro lo strapotere dei grandi colossi del commercio elettronico.
Sostanzialmente, la nuova legge prevede che questi ultimi non possano combinare sconti superiori al 5% sul prezzo dei libri con le formule che prevedono la spedizione gratuita; un’imposizione che alcuni avrebbero interpretato come un ostacolo al libero mercato.
Da parte loro i governanti di Parigi, e in particolare il ministro della Cultura Aurélie Filippetti, avrebbero sostenuto di aver agito a protezione di una rete di esercizi commerciali nazionali composta da 3.500 librerie tradizionali di cui circa 800 non appartenenti ad editori o catene librarie.
La stessa Filippetti avrebbe accusato Amazon di dumping, cioè di una politica commerciale basata sui bassi prezzi e mirata alla cancellazione della concorrenza; tutto ciò al fine di aumentare nuovamente i prezzi una volta eliminato ogni avversario.