back to top

Facebook vuole un data center in Lapponia

Il gruppo Facebook avrebbe intenzione di realizzare il suo primo datacenter al di fuori dei confini degli Stati Uniti, la nuova sede (che dovrebbe occupare circa 30 mila metri quadri) sarebbe stata già individuata, Mark Zuckerberg e soci avrebbero infatti scelto la gelida Lapponia.

Secondo quanto riportato dal quotidiano svedese Norrbottens Kuriren, questa scelta sarebbe stata basata proprio sulle condizioni climatiche della Lapponia, il freddo quasi polare di questa regione dovrebbe infatti garantire forti risparmi sui sistemi di raffreddamento dei server.

Fino ad oggi Facebook ha puntato fortemente sull’esternalizzazione per i suoi datacenter, società esterne al gruppo che fa capo al sito in blue, e vicine alla sua sede principale, mettono a disposizione i propri server a noleggio per ospitare le pagine e i dati del servizio.

Ormai Facebook ha però assunto dimensioni tali da poter contare su risorse interne, così, oltre ad altre due sedi che dovrebbero sorgere in altrettante località degli Stati Uniti, Facebook avrebbe deciso di costruirne una terza nella terra di Babbo Natale.

Pubblicità
Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

Leggi anche...

Instagram e Facebook rimuovono milioni di filtri di bellezza

A partire dal 14 gennaio 2025 gli utenti di...

Meta rimuove i chatbot AI indesiderati da Instagram e Facebook

Nel settembre 2023 Meta ha introdotto dei chatbot AI...

Instagram permette di testare i Reel prima della condivisione

Meta ha annunciato l'introduzione di una nuova funzionalità per...

Meta: rimuoviamo troppo contenuti leciti

Nick Clegg, responsabile degli Affari Globali di Meta, ha...

Meta: abbonamenti a Facebook e Instagram in sconto

Meta ha reso noto che, a partire da novembre...

Bot AI sui social media. Le piattaforme sono vulnerabili

Un recente studio condotto dall'Università di Notre Dame sui...
Pubblicità