Passato pochi mesi fa dal rango di scandalo mediatico a quello di vero e proprio caso giudiziario, il Russiagate continua a produrre i suoi effetti. Ben 140 milioni di americani sarebbero stati esposti ad una campagna mediatica che, seppur gestita dalla lontana Russia, potrebbe aver interferito sull’esito delle ultime elezioni presidenziali statunitensi.
Per mostrare la sua completa disponibilità a gestire l’accaduto con la massima trasparenza possibile, Facebook avrebbe deciso di informare tutti gli utenti del social network il cui account sia entrato in contatto con contenuti legati al Russiagate. Per far questo verrà messo a disposizione un apposito strumento che consentirà di effettuare verifiche in merito.
Ricordiamo che tutto nasce dall’attività di un’organizzazione, denominata Internet Research Agency e molto vicina al governo di Mosca, che in periodo compreso tra l’inizio del 2015 ad agosto 2017 avrebbe diffuso sul Web, e in particolare sui social media, contenuti appositamente confezionati per influenzare le intenzioni di voto dei cittadini statunitensi.
Gli utenti coinvolti a loro insaputa dovrebbero essere circa 10 milioni, cifra ottenuta tenendo conto di una manovra pubblicitaria costata intorno ai 100 mila dollari, a questi ultimi bisognerebbe però aggiungere tutti coloro che hanno visualizzato l’advertising pubblicato e interagito con esso, per esempio tramite un "like", un’altra reaction o una semplice lettura.
Il tool del Sito in Blue offrirà anche i dati relativi ad Instagram, applicazione di proprietà di Menlo Park, ma le notifiche fornite saranno molto limitate, a cominciare dal fatto che non sarà possibile accedere alle informazioni riguardanti i contenuti visualizzati per semplice scorrimento del News Feed e postati o commentati da un proprio contatto.