Ad osservare i destini di Facebook nel periodo precedente l’IPO del gruppo a Wall Street, si potrebbe pensare che il 2012 sia stato un anno particolarmente fortunato per il Sito in Blue; basti citare il raggiungimento dei 900 milioni di iscritti, l’acquisto di Instagram e la capitalizzazione pre-IPO stimata in quasi 100 miliardi di dollari.
Eppure sembrerebbe che proprio l’offerta pubblica dei suoi titoli abbia segnato una sorta di spartiacque oltre il quale le cose hanno cominciato a non andare più per il verso giusto; a testimoniarlo sarebbe l’ultima seduta di contrattazioni in Borsa durante la quale il valore delle azioni "FB" è sceso sotto i 26 dollari.
Oltre al dato finanziario, sono poi da sottolineare i risultati di una recente rilevazione svolta dalla società di ricerca Reuters-Ipsos; secondo i dati raccolti, nel corso dell’ultimo semestre il 34% degli utenti avrebbe ridotto il tempo passato Facebook contro un 20% che l’avrebbe aumentato.
Inoltre, dalle interviste effettuate sul campione rilevato emergerebbe un dato in grado di evidenziare la scarsa efficacia del marketng sulle pagine della creatura di Mark Zuckerberg: soltanto un utente su 5 avrebbe acqiustato almeno una volta un prodotto pubblicizzato sul social network.