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Facebook trasforma Poke in un’applicazione

Forse per via del significato non estremamente chiaro del suo nome (più o meno: "toccare qualcuno con un dito per attirarne l’attenzione"), Poke è una delle funzionalità meno utilizzate tra quelle disponibili sul social network più grande del Web, Facebook.

Essa è stata concepita a larghe linee per entrare in contatto con un utenete "non amico" in modo da segnalare a quest’ultimo la propria presenza all’interno del Sito in Blue; presente sulla piattaforma praticamente da i suoi esordi, tale feature sarebbe risultata da sempre sottoutilizzata.

Forse proprio per incentivarne l’adozione, Facebook ha deciso di rilasciare un’applicazione basata sul Poke, essa è disponibile per il momento come soluzione installabile sul sistema operativo mobile iOS della Casa di Cupertino (versione 5.1 o superiore).

I messaggi inviati tramite l’applicazione risulteranno però più completi rispetto a quelli che è possibile spedire attraverso il sito Web, i mittenti potranno infatti corredarli con contenuti multimediali come per esempio i video; inoltre, i Poke si "autodistruggeranno" dopo un periodo di tempo predefinito dall’utente.

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Claudio Garau
Claudio Garau
Web developer, programmatore, Database Administrator, Linux Admin, docente e copywriter specializzato in contenuti sulle tecnologie orientate a Web, mobile, Cybersecurity e Digital Marketing per sviluppatori, PA e imprese.

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