Come molte altre aziende quotate in Borsa anche Facebook ha dovuto presentare nelle scorse ore i risultati relativi alla sua ultima trimestrale d’esercizio. Al di là dei numeri relativi a ricavi e profitti, comunque positivi nel periodo considerato, vi sarebbe un dato che potrebbe creare qualche preoccupazione a Mark Zuckerberg e soci.
Parliamo dei tempi medi di permanenza degli utenti sulle pogine del social network. Ebbene, nel corso dell’ultimo quarto del 2017 questi ultimi avrebbero registrato un decremento pari a circa 50 milioni di ore al giorno. Non sarebbero in realtà cifre spaventose considerando gli oltre 2 miliardi di iscritti al Sito in Blue, ma potrebbero rappresentare un campanello d’allarme.
Da tenere sotto controllo anche il dato relativo alla crescita della piattaforma in termini di utenza che questa volta sarebbe stata la più lenta dal 2015. Causa di ciò sembrerebbe essere una iniziale disaffezione nei confronti del mezzo da parte degli utenti di Stati Uniti e Canada passati da 185 a 184 milioni di unità giornaliere.
Facebook starebbe comunque crescendo al di fuori del mercato nordamericano, ma tale tendenza non sarebbe bastata ad impedire un calo complessivo degli iscritti, il primo di sempre. Forse per mettere le mani avanti, lo stesso Zuckerberg aveva ammesso qualche tempo fa che questo momento sarebbe prima o poi arrivato.
Il fondatore di Facebook, forte di un utile netto passato da 3.6 a 4.3 miliardi di dollari in 12 mesi, avrebbe comunque affermato di essere ottimista per il futuro del suo progetto. In futuro la piattaforma privilegerà soprattutto le relazioni personali, penalizzando i contenuti non sponsorizzati, con lo scopo di creare dinamiche più divertenti a cui partecipare.