Neeraj Arora, Chief Business Officer di WhatsApp, avrebbe deciso di abbandonare il suo incarico presso la controllata di Menlo Park. Ufficialmente il dirigente avrebbe dato le dimissioni per poter trascorrere più tempo con la propria famiglia, ma si tratterebbe soltanto dell’ultimo manager in ordine di tempo ad allontanarsi da Facebook.
Arora era parte integrante dell’organigramma di WhatsApp già nel 2011, fu quindi presente quanto la più nota applicazione per la messaggistica istantanea del Mondo passò nelle mani di Mark Zuckerberg e soci. Per qualche anno l’unica notizia degna di nota, oltre alla grande crescita dell’utenza, era stata quella riguardante l’abbandono del modello di business basato su un abbonamento annuale. Poi le cose sono cambiate.
Nel 2017 WhatsApp ha visto l’allontanamento di Brian Acton, uno dei fondatori del progetto insieme a Jan Koum, deciso a creare un’associazione nonprofit che si occupasse di tecnologie e comunicazione. Succesivamente anche Koum ha deciso di dimettersi in polemica con il board del Sito in Blue per le modalità con cui quest’ultimo tratterebbe i dati personali degli utenti.
A tal proposito è utile citare le defezioni di altri due importanti dirigenti, anch’essi "ereditati" in seguito ad un’acquisizione: Kevin Systrom e Mike Krieger, i due fondatori di Instagram che, secondo indiscrezioni, avrebbero lamentato più volte le ingerenze di Facebook nelle decisioni sulle strategie per l’implementazione della piattaforma.
Ad oggi non sarebbero note le motivazioni che avrebbero portato al forfait di Arora, egli stesso non avrebbe offerto alcuna spiegazione plausibile nel suo post d’addio. Anche in questo caso le ragioni potrebbero essere ricercate nell’intenzione da parte di Menlo Park di rendere WhatsApp un’applicazione più monetizzabile di quanto non lo sia attualmente.