Probabilmente nessuno avrebbe mai sentito parlare di Paul Ceglia se non fosse che quest’ultimo tenta di dimostrare da anni, attraverso delle cause legali, di essere comproprietario di Facebook per via di un mai confermato accordo con Mark Zuckerberg risalente al 2003.
Dopo aver già riportato alcune sconfitte in tribunale, Ceglia rischia ancora una volta di uscire sconfitto dall’ennesima battaglia intrapresa tramite i suoi avvocati; il suo destino sarebbe infatti praticamente segnato a causa della non veridicità delle prove presentate.
Per vedere riconosciute le proprie ragioni, Ceglia avrebbe infatti appoggiato tutte le sue accuse su una serie di email scambiate con il fondatore del social network più grande della Rete quando il Sito in Blue era ancora in fase embrionale; tali messaggi sarebbero stati però contraffatti.
Le circa 200 email recentemente recuperate dai server della Harvard University presenterebbero infatti contenuti ben diversi dai messaggi presentati da Ceglia per comprovare le sue affermazioni; un’eventuale dimostrazione del falso potrebbe avere delle conseguenze penalmente gravi per il newyorkese.