Alcuni dipendenti del social network più grande della Rete si sarebbero riuniti per fronteggiare insieme l’annoso problema della circolazione delle "bufale" all’interno del news feed. Fin qui non ci sarebbero particolari novità se non fosse per il fatto che tale task force dovrebbe essere nata senza una specifica indicazione della dirigenza.
Come è noto Mark Zuckerberg ha negato che la circolazione di notizie fasulle su Facebook possa aver avuto un ruolo fondamentale nella recente elezione di Donald Trump alla Presidenza degli Stati Uniti; evidentemente però alcuni esponenti del gruppo non la penserebbero nello stesso modo, decidendo di agire di propria iniziativa per confrontarsi con il problema.
Ma c’è di più, respingendo le accuse alla sua creatura Zuckerberg avrebbe definito "folle" la tesi secondo la quale Facebook abbia inavvertitamente semplificato la vita del presidente eletto e sfavorito la sua avversaria, mentre i per i componenti della task force sarebbero pienamente coscienti della facilità con cui le bufale circolano sulla piattaforma.
A caratterizzare tale task force sarebbe in particolare un assetto non ufficiale, il gruppo non rappresenterebbe di fatto una divisione di Menlo Park ma piuttosto un assembramento spontaneo, composto da alcune decine di persone che si incontrano e discutono segretamente per evitare che la propria posizione lavorativa possa esserne danneggiata.
In ogni caso la formazione di questa task force non sarebbe altro che l’effetto di un vero e proprio malcontento sviluppatosi negli ultimi mesi presso il gruppo californiano, in molti infatti starebbero richiedendo un maggior controllo sui contenuti per evitare che in futuro Facebook possa trasformarsi in uno strumento a disposizione del populismo.