Stando a quanto riportato nelle scorse ore dal New York Times, Mark Zuckerberg e soci potrebbero lanciare delle versioni a pagamento di Facebook e Instagram per il mercato europeo. La testata statunitense avrebbe pubblicato questa notizia dopo aver interrogato alcune fonti vicine a Meta dai cui portavoce non sarebbe arrivata alcuna conferma in merito.
In sostanza Menlo Park potrebbe offrire una formula in abbonamento completamente priva di advertising e senza alcuna attività di raccolta o tracciamento dei dati personali per finalità di marketing. Le due piattaforme infatti, sono ad oggi gratuite anche in Europa grazie al contributo degli inserzionisti e alla personalizzazione degli annunci pubblicitari.
Ma perché Meta dovrebbe optare per una strategia commerciale di questo genere? Un po’ per trovare delle modalità di monetizzazione alternative rispetto all’advertising ma, soprattutto, per non dover più subire le pressioni (e in alcuni casi le sanzioni pecuniarie) provenienti dalle autorità dell’Unione Europea riguardo al rispetto della privacy.
A tal proposito è utile ricordare che il nuovo social network di Meta, Threads, non è disponibile nel Vecchio Continente per via del suo funzionamento incompatibile con il DMA (Digital Markets Act). Esso infatti permette di creare un account importando i dati direttamente da Instagram, cosa che non è permessa dalla normativa europea.
Stesso discorso per il DSA (Digital Services Act), entrato in vigore lo scorso 25 agosto, secondo il quale le piattaforme dovranno dare ai propri utenti la possibilità che disattivare l’algoritmo che gestisce i contenuti presenti all’interno dei feed. Non a caso Facebook e Instagram permettono già di visualizzare solo le Storie e i Reels delle persone seguite e in ordine cronologico.