Il social network più grande della Rete avrebbe ricevuto una denuncia da due agenzie legali, la Newman Du Wors e la Strange & Carpenter le quali avrebbero accusato Facebook di aver introdotto una moneta virtuale al di fuori di un regime di concorrenza.
La diatriba, sulla quale dovrebbe decidere l’Antitrust statunitense, riguarda i Facebook Credits, tale mezzo di pagamento sarebbe attualmente vincolante per gli sviluppatori che realizzano applicazioni utilizzabili all’interno della creatura di Mark Zuckerberg.
L’introduzione dei crediti sociali di Facebook avrebbe di fatto spazzato via dal Sito in Blue qualsiasi altra moneta virtuale, un fenomeno che si sarebbe tradotto in uno svantaggio per gli utenti costretti a subire tassi di conversione da virtuale a reale praticamente imposti.
I crediti di Facebook, secondo gli accusatori, determinerebbero anche un aumento della quantità di tasse che gli sviluppatori devono pagare al fisco, la mancanza di monete concorrenti determinerebbe poi costi eccessivi nella realizzazione di applicazioni caratterizzate da un alto livello di qualità.