Ad oggi il social network più popolato della Rete può contare su un team composto da circa 4.500 dipendenti incaricati di controllare i contenuti, anche su segnalazione degli utenti, e di rimuovere dal news feed quelli che si rivelano offensivi, violenti e disturbanti. Ora Mark Zuckerberg avrebbe deciso assumere altri 3 mila collaboratori a cui assegnare lo stesso compito.
Tale iniziativa sarebbe dovuta in particolare ad alcuni recenti e tragici episodi che hanno visto Facebook ospitare dei video live nei quali venivano ripresi omicidi e atti di bullismo. La possibilità di trasmettere questo tipo di filmati che necessitano di verifiche immediate starebbe mettendo a dura prova la capacità di Menlo Park di agire in modo tempestivo.
I sistemi di controllo automatizzati e il lavoro degli attuali componenti della divisione Community Operation non sono stati sufficienti a censurare le immagini in diretta di due omicidi (uno a Cleveland e l’altro a Phuket) e di un suicidio (in Alabama) postate nell’arco di pochi giorni di distanza l’uno dagli altri. Urgono quindi dei rinforzi.
Il monitoraggio umano risulta ancora fondamentale nonostante l’efficacia degli algoritmi, il Sito in Blue sta quindi puntando sul rafforzamento del proprio team di controllo (quello per la localizzazione italiana ha sede presso Dublino) e sulla collaborazione con altri colossi del Web come Google e Microsoft con i quali condivide costantemente le proprie informazioni.
Bilanciare l’esigenza di rispettare la libertà di espressione degli utenti con quella di rendere i social network un posto sicuro è diventato oggi un compito particolarmente arduo per chi gestisce questo tipo di piattaforme, soprattutto per una realtà come Facebook che attualmente deve gestire oltre 3 milioni di nuove condivisioni al minuto.