Se Donald Trump dovesse vincere le prossime elezioni presidenziali statunitensi Elon Musk sarà uno dei suoi consulenti. A questo proposito il miliardario sudafricano avrebbe già confermato di aver accettato la guida delle Commissione per l’efficienza governativa di una per ora ipotetica amministrazione Trump. Ma quale sarà il suo compito all’interno di questo dipartimento? Sostanzialmente egli aiuterà l’inquilino dello studio ovale ad ottimizzare la spesa pubblica.
Elon Musk entra ufficialmente in politica
Che Elon Musk non fosse un simpatizzante dell’amministrazione Biden era cosa già nota. Nello stesso modo il creatore di Tesla e SpaceX non ha mai nascosto la sua ostilità nei confronti della candidatura di Kamala Harris. Accettando la proposta di Trump egli ha però ufficializzato il suo impegno politico.
Il tycoon newyorkese ha affermato che l’idea di creare una commissione per l’efficienza governativa le sarebbe stata data dallo stesso Musk. Tale task force non dovrebbe avere potere esecutivo. Potrà però analizzare l’andamento della spesa pubblica, valutare le performance del governo federale e raccomandare iniziative volte a migliorarne l’andamento.
La mossa di Trump potrebbe portare diversi benefici alla sua campagna elettorale. Musk è seguito infatti da milioni di persone su X, ben 197 milioni di follower, che in questo momento è il social network “politico” per eccellenza. Inoltre potrebbe convincere diversi altri imprenditori dell’IT, solitamente più favorevoli ai democratici, a puntare sul candidato repubblicano.
Musk e Trump contro la bancarotta USA?
Elon Musk è convinto che la spesa eccessiva, e la conseguente inflazione, del governo federale potrebbe portare presto il Paese alla bancarotta. Trump tra l’altro viene considerato un forte sostenitore delle criptovalute che sono state spesso promosse da Musk.
Non è forse un caso che le iniziali della nuova commissione, D.O.G.E, formino il nome di una nota altcoin il cui valore in passato è stato influenzato dalle affermazioni dell’uomo più ricco del mondo.