Elon Musk ha presentato una nuova denuncia contro OpenAI, la compagnia che implementa il chatbot ChatGPT e il modello generativo GPT, estendendola ai due fondatori Sam Altman (attuale CEO del gruppo) e Greg Brockman. Secondo il miliardario creatore di Tesla, SpaceX e non solo il contratto di fondazione del progetto sarebbe stato violato.
Lo scorso marzo sempre Musk aveva denunciato OpenAI accusandola di aver tradito i suoi scopi originari che prevedevano la costituzione di un’organizzazione no-profit. Per far questo gli LLM (Large Language Model) sarebbero dovuti essere rilasciati sotto licenza Open Source ma GPT-4 venne distribuito come soluzionie Closed Source e quindi commerciale.
Elon Musk Revives Lawsuit Against OpenAI And CEO Sam Altmanhttps://t.co/wcnAWBf8j4 pic.twitter.com/hIkWb6XoK5
— Forbes (@Forbes) August 5, 2024
La seconda denuncia, quella più recente, farebbe riferimento al fatto che Musk è stato uno dei fondatori di OpenAI e sarebbe stato manipolato con la promessa che essa non avrebbe perseguito il profitto. Al contrario Altman e Brockman avrebbero stretto una partnership con Microsoft per l’integrazione di GPT in vari prodotti tra cui Bing e Microsoft 365.
Quindi, quale è la differenza tra questa denuncia e quella precedente? Secondo i legali di Musk questa volta ad essere influenzate potrebbero essere le decisioni commerciali di OpenAI. Se quest’ultima dovesse sviluppare un’AGI non potrebbe cederla in licenza alla Casa di Redmond in quanto violerebbe il contratto che ha permesso la sua fondazione.
Un’AGI (Artificial General Intelligence) è un particolare tipo di Intelligenza Artificiale che ha la capacità di ragionare in modo astratto, replicando quindi la capacità umana di risolvere anche i problemi per i quali non sono stati istruiti. Ad oggi però, sia OpenAI che le altre compagnie impegnate nel settore sarebbero ben lontane dall’ottenere un risultato di questo tipo.