L’ultima edizione del regolamento AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) è ormai in circolazione da circa un anno; il testo è stato redatto con l’intenzione prioritaria di combattere la pirateria digitale, limitare le violazioni dei copyright e garantire la tutela dei produttori di contenuti; quali gli effetti delle nuove regole per la Rete nostrana?
Queste ultime prevedono in pratica che i funzionari dell’AGCOM possano raccogliere le eventuali segnalazioni provenienti dai titolari dei diritti d’autore, dare vita ai conseguenti procedimenti a carico delle pagine Web contestate e dei loro gestori nonché imporre agli ISP (Internet Service Provider) di oscurare una risorsa specifica.
Per esteso il testo citato prende il nome di "Regolamento in materia di tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica", grazie ad esso l’authority nostrana avrebbe analizzato 209 istanze pervenute nell’arco di 12 mesi, 207 di esse riguardanti violazioni rilevate all’interno di siti Internet, soltanto 2 per contenuti audiovisivi.
Il 42% di tali istanze avrebbe riguardato opere audio/video, il 23% delle opere fotografiche, il 14% dei brani audio e il 12% opere editoriali; si potrebbe così provare una certa sorpresa nello scoprire che meno del 10% delle contestazioni inviate all’AGCOM sarebbe stato incentrato sulla diffusione di opere letterarie, applicazioni software e videogames.
Per quanto riguarda le 134 istanze che avrebbero effettivamente portato alla disposizione di procedimenti, oltre la metà di essi (il 55%) sarebbe stata risolta in modo rapido grazie ad un adeguamento spontaneo dei gestori coinvolti che avrebbero provveduto a rimuovere i contenuti segnalati per regolarizzare la propria posizione.