14 atenei pubblici italiani tra i quali le Università di Reggio Emilia, Venezia Milano-Bicocca, Parma, Bari, Bolzano, Ferrara, Genova, Catania e il politecnico di Ancona hanno dato vita al ConsorzioEduOpen, un progetto nato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e finalizzato ad offrire percorsi formativi a distanza tramite supporto digitale.
EduOpen nasce inoltre con l’obbiettivo di consentire una più rapida transizione dell’Università italiana verso la fornitura di servizi formativi tramite le tecnologie più moderne, a questo proposito infatti i nostri atenei soffrono di un pesante ritardo rispetto a quanto già fatto da tempo (e per tempo) da analoghe strutture operanti sia in Europa che nel resto del Mondo.
Come accade per altre iniziative dello stesso tipo, anche EduOpen baserà la sua offerta sui Moocs gratuiti, questi ultimi sono sostanzialmente dei corsi distribuiti in Rete e pensati per raggiungere un pubblico numericamente molto ampio; i Moocs presentano non di rado video didattici e contenuti interattivi per facilitare l’apprendimento.
Ad oggi i più importanti consorzi impegnati nella produzione di Moocs dovrebbero essere Coursera (Università di Stanford, California), Mooc Udacity (sempre Stanford) e Edx (Università di Harward e MIT di Boston); nel complesso questo 3 realtà, tutte statunitensi, riuscirebbero a raccogliere da sole circa 10 milioni di corsisiti.
EduOpen rappresenta a suo modo anche il primo tentativo di superare una situazione per molti versi scandalosa nella quale, secondo il ragionato sospetto di alcuni esperti del settore, le Università Pubbliche sarebbero state tenute appositamente lontane da Internet con lo scopo di favorire l’attività degli istituti telematici gestiti da privati.