Stando ai risultati di uno studio presentato dall’Ufficio studi Aie e Nielsen, il 2020 sarebbe stato un anno particolarmente positivo per il mercato editoriale del nostro Paese. Nel periodo considerato il giro d’affari di questo comparto sarebbe cresciuto fino 1.54 miliardi di euro grazie ad un incremento percentuale pari a 2.4 punti anno su anno.
Il dato particolarmente interessante riguarderebbe le ottime performance registrate dagli e-book le cui vendite sarebbero aumentate del 37% per un fatturato che avrebbe raggiunto i 97 milioni di euro. Stesso discorso per gli audiolibri la cui crescita percentuale sarebbe stata ancora più sostenuta, +94%, per un giro d’affari da 17 milioni di euro.
La tendenza sembrerebbe quindi favorevole all’editoria digitale che comunque non riuscirebbe ancora a generare i numeri di quella tradizionalmente concentrata sulla produzione cartacea, quest’ultima infatti vanterebbe da sola ricavi per 1.43 miliardi di euro nonostante un aumento medio del prezzo di copertina che lo scorso hanno sarebbe stato dello 0.3%.
A creare ottimismo sarebbe in particolare il fatto che il mercato italiano starebbe registrando risultati migliori rispetto a quelli di realtà europee economicamente più solide come la Francia e la Germania, entrambe colpite da un calo di vendite intorno al 2%. Migliore invece il dato della Spagna dove, al netto delle pubblicazioni digitali, la crescita sarebbe stata dell’1%.
Nel corso del 2020 i nostri connazionali avrebbero acquistato nel complesso 104 milioni di libri (meno di 2 a testa), anche in questo settore però a primeggiare sarebbero pochi merchant particolarmente strutturati (come per esempio Amazon). Attualmente in Europa l’e-commerce dedicato ai libri starebbe generando le performance migliori in Regno Unito, Olanda e Finlandia.