Crescono a vista d’occhio le iniziative on line di società che in cambio di una modica cifra sono in grado di inviarci la mappa dettagliata del nostro DNA. Una di queste è la 23andme.com creata dalla moglie di Sergey Brin, uno dei 2 papà di Google.
Basta inviare un campione di saliva e pagare il dovuto per sapere tutto del proprio codice genetico; ma oltre a noi anche coloro che effettueranno la ricerca avranno a disposizione ogni informazione che ci riguarda. E la privacy?
Chi impedirà a queste società di essere inglobate in futuro da banche, assicurazioni, finanziarie e quant’altro, aziende fortemente interessate a sapere tutto di noi, del nostro stato di salute, delle nostre esigenze e dei nostri dati più sensibili?