Il DMA (Digital Markets Act) è destinato a cambiare radicalmente il modo con cui utilizziamo le grandi piattaforme online. Esso infatti introduce delle regole molto severe riguardo al modo in cui queste ultime vengono gestite, è stato concepito per prevenire gli abusi da posizioni dominanti e ha l’obbiettivo di garantire maggiori possibilità di scelta agli utenti.
Per questo motivo il nuovo regolamento europeo su mercati digitali introduce il concetto di gatekeeper, cioè di aziende molto strutturate che possono vantare una capitalizzazione di almeno 75 miliardi di euro (o un fatturato di almeno 7.5 miliardi di euro all’anno negli ultimi 3 anni) e un minimo 45 milioni di utenti attivi su base mensile.
Attualmente le compagnie che dovrebbero rientrare nella definizione di gatekeeper dovrebbero essere sette: Alphabet (il conglomerato finanziario di cui fa parte Google), Amazon, Apple, ByteDance (a cui fa capo il social network TikTok), Meta, Microsoft e Samsung. Tali gruppi avranno tempo fino al 6 marzo del prossimo anno per adeguarsi a quanto previsto dal DMA.
Alcune delle realtà citate hanno però richiesto di escludere alcuni servizi dal DMA. Tra queste vi sarebbero per esempio Microsoft, secondo cui Bing con il suo marketshare di appena il 3% non dovrebbe essere preso in considerazione, e Apple, che vorrebbe l’esclusione di iMessage in quanto il numero di utenti coinvolti non arriverebbe alle 45 milioni di unità.
Per la Casa di Redmond esistono delle speranze che la richiesta venga accolta, del resto il mercato di Bing è dominato da un altro soggetto (Google), mentre per quanto riguarda Apple potrebbero presentarsi maggiori difficoltà. iMessage è infatti un’applicazione presente sia sugli iPhone che sugli iPad (per non parlare dei Mac) e per questo conta oltre un miliardo di potenziali utilizzatori.