Sette persone sarebbero state incriminate dalle autorità giudiziarie degli Stati Uniti con l’accusa di aver organizzato e perpetrato una delle più grandi rapine mai effettuate attraverso il cyber crimine; un colpo che avrebbe fruttato ai suoi esecutori ben 45 milioni di dollari.
Nel complesso l’azione criminale avrebbe coinvolto ben 26 paesi diversi e sarebbe stata condotta attraverso il confezionamento di carte di debito false attraverso le quali prelvare contanti dai bancomat senza alcun limite; il tutto sarebbe partito dalla più classica delle azioni di cracking.
In pratica i componenti della "gang" sarebbero riusciti a trafugare i dati relativi a migliaia di correntisti clienti di filiali bancarie sparse in tutto il Globo (Emirati Arabi compresi); un malware avrebbe poi permesso di proseguire la rapina fino all’incasso dell’ingente bottino.
Gli inquirenti sarebbero riusciti a risalire agli autori del reato attraverso la tecnica denominata "segui i soldi" ampiamente utilizzata dalla polizia degli USA, i rapinatori sarebbero stati incastrati dal fatto di aver riciclato i proventi del furto tramite l’acquisto di beni di lusso.