Entro l’inizio del prossimo anno dovrebbero essere bandite le prime gare per il Piano Italia 5G sviluppato nel quadro della Strategia italiana per la Banda Ultra Larga, lo dotazione finanziaria prevista è pari a 2.02 miliardi di euro che verranno distribuiti sul territorio nazionale tenendo conto dei dati di copertura dei principali provider e delle previsioni su di essa per i prossimi 5 anni.
Il Piano, oggi promosso dal ministro per la Transizione Digitale Vittorio Colao, prevede di garantire una velocità di almeno 150 Mbit al secondo in downlink e 50 in uplink nelle zone in cui sono stati implementate delle infrastrutture di rete per il 5G e di 30 Mbit in quelle dove esse non sono disponibili (dette anche "aree bianche") e non lo saranno neanche da qui al 2026.
In vista delle gare il Governo presieduto da Mario Draghi ha deciso di indire una consultazione pubblica che si concluderà 15 dicembre 2021 e ha lo scopo di indirizzare nel miglior modo possibile tutte le iniziative pubbliche finalizzate alla realizzazione di reti ultraveloci e alla fornitura di servizi mobili innovativi e ad elevate prestazioni.
Tutti i soggetti interessati a partecipare potranno inviare le proprie osservazioni all’indirizzo di posta elettronica [email protected], le località in cui potrebbe essere necessario un intervento pubblico per l’adeguamento infrastrutturale sarebbero state già individuate grazie ad una collaborazione con TIM, Vodafone, Wind Tre e Iliad.
A tal proposito è disponibile un documento in formato PDF pubblicato da Infratel Italia s.p.a. nel quale è contenuta la mappatura dettagliata della copertura del territorio italiano con reti mobili in tecnologia 4G e 5G. Attualmente le SRB (Stazioni Radio Base) censite sarebbero 66.698 in tutta la Penisola e dovrebbero diventare 73.931 entro il 2026.