I ricercatori della University of Western Australia hanno recentemente pubblicato i risultati di una rilevazione dedicata al rapporto tra utilizzo del computer e manifestazione della demenza senile nella terza età sulla rivista scientifica indipendente PLoSOne.
Secondo i dati raccolti, gli anziani meno spaventati dalla tecnologia che hanno voluto alfabetizzarzi informaticamente presenterebbero un rischio di incorrere nella demenza senile inferiore del 40% rispetto a coloro che non desiderano avere a che fare con la tecnologia.
Lo studio è durato ben 8 anni e per la sua realizzazione è stato analizzato un campione composto da ben 5 mila intervistati di età compresa tra i 65 e gli 85 anni; per ottenere risultati quanto più precisi possibili sono stati presi in considerazione anche fattori come isolamento sociale, depressione e condizioni fisiche.
La ricerca risulta particolarmente interessante perchè da qui al 2025 i casi si demenza senile potrebbero arrivare a quota 50 milioni in tutto il Mondo; urgono quindi soluzioni che tengano conto dell’allungamento della vita media e nel contempo della qualità della vita delle fasce di età più elevate.