Il ministro francese dell’Economia Bruno Le Maire avrebbe richiesto a Fréderic Duval, direttore generale della filiale transalpina di Amazon, di rinviare di almeno una settima l’inizio del Black Friday, l’evento (ormai sempre più esteso in termini di giorni) che grazie a interessanti campagne di sconto da inizio al periodo dedicato allo shopping natalizio.
La richiesta, che sarebbe stata già accettata, troverebbe motivazione nell’esigenza di permettere un’apertura anticipata dei negozi fisici. La Francia è attualmente uno dei Paesi europei maggiormente colpiti dalla pandemia di Coronavirus (Sars-Cov-2) e il maggior timore del governo locale è che si possano creare degli assembramenti in grado di diffondere ulteriormente il contagio.
La grande distribuzione aveva proposto di permettere l’apertura anticipata entro novembre, mentre per le autorità francesi essa non si sarebbe potuta effettuare prima dell’inizio di dicembre. Alla fine quest’ultima posizione avrebbe finito per prevalere ma soltanto a patto che anche Amazon avesse accettato di rimandare l’inizio del Black Friday.
La decisione di Parigi è stata accolta con favore anche in Italia dalla Confesercenti, secondo l’associazione di categoria infatti il compromesso raggiunto favorirebbe gli esercizi commerciali tradizionali senza danneggiare le attività online. L’Italia potrebbe approfittare di questo precedente per regolamentare il Black Friday nello stesso modo.
In Francia, Paese dove le pressioni nazionaliste sono in genere più forti rispetto a quelle della Penisola, è attualmente molto noto l’hashtag #NoelSansAmazon. Si tratta di un movimento partito dalla constatazione, comunque tutta da dimostrare, che la creazione di 2.2 posti di lavoro in Amazon porti alla cancellazione di altri 4.6 al di fuori dell’azienda statunitense.