Due ricerche effettuate di recente da Accenture sottolineerebbero come l’interesse delle aziende italiane per la soluzioni Cloud stia aumentando progressivamente così come la loro adozione, nel contempo però questo tipo di infrastrutture verrebbero sfruttate soltanto parzialmente, ignorando molte delle potenzialità offerte per il miglioramento dei processi di business.
I due studi (L’adozione del Cloud nei servizi finanziari e Ever-ready for Every Opportunity: How to Unleash Competitiveness on the Cloud Continuum) evidenzierebbero inoltre come molto spesso il Cloud venga visto come un’opportunità di risparmio rispetto alle alternative on-premises e non come uno strumento per incrementare la produttività.
Per questo motivo i ricercatori hanno identificato una figura particolare, quella dei continuum competitors, con la quale è possibile identificare tutte quelle aziende (per ora ancora una minima parte nel nostro Paese) che oltre ad aver compreso la portata rivoluzionaria del Cloud per la propria attività hanno saputo come sfruttarla pienamente.
A livello mondiale ed europeo la percentuale di continuum competitors sul totale delle organizzazioni attive sarebbe pari a 12 punti mentre nella Penisola non si andrebbe oltre ai 6 punti. Ne conseguirebbe un tessuto produttivo complessivamente meno competitivo nonché maggiori difficoltà ad adattarsi a quelli che potrebbero essere i cambiamenti dei prossimi anni.
Ad oggi circa il 36% delle aziende nostrane avrebbe già optato per l’adozione del Cloud. Tra i risultati ottenuti vi sarebbe il già citato risparmio sui costi d’esercizio (fino al 10%), la riduzione dell’impatto ambientale (aspetto citato da ben il 79% degli intervistati) e l’ottenimento di un sistema più efficiente per l’organizzazione dei dipendenti.