Secondo una rilevazione effettuata dai ricercatori di Gartner, nel prossimo futuro la spesa delle aziende per la migrazione verso le infrastrutture Cloud dovrebbe subire un incremento considerevole. Se la tendenza venutasi a creare nel 2020 dovesse affermarsi anche nel 2021 si prevede infatti un incremento degli investimenti pari al 18.4%.
Tale conclusione sarebbe stata confermata da una rilevazione svolta da Censuswide nel cui studio condotto per Colt Technology Services rivela come almeno un terzo delle aziende starebbe mettendo da parte tra i 250 mila e i 600 mila dollari per il passaggio da un’infrastruttura on-premise (sviluppata localmente) ad un più avanzato impianto Cloud.
La necessità di uno spostamento verso la "nuvola" da parte delle imprese sembrerebbe essere dettata anche dal fatto che le tecnologie legacy, nate per coniugare applicazioni on-premise e soluzioni in Cloud, avrebbero ormai mostrato i loro limiti e starebbe diventando sempre più forte l’esigenze di un supporto completo per il lavoro agile.
I CTO (Chief Technical Officer) delle aziende sarebbero soprattutto alla ricerca di infrastrutture che mettano a disposizione API (Application Programming Interface) per l’interazione con i servizi, ben il 56% del campione avrebbe citato queste ultime ritenute strategicamente più rilevanti dell’Edge Computing (47%) e dell’Intelligenza Artificiale (43%).
Per quanto riguarda invece le applicazioni, quelle più ricercate in questo momento sarebbero i CRM (Customer Relationship Management), citati dal 57% degli intervistati, e gli ERP (Enterprise Resource Planning), con il 56% delle menzioni, a dimostrazione di quanto le aziende stiano cercando strumenti con il quali gestire digitalmente ogni aspetto dei processi di business.