Una notizia che potrebbe essere particolarmente interessante per coloro che in futuro vorrebbero investire su progetti online dedicati al più popoloso mercato del Mondo: il governo di Pechino avrebbe consentito il libero accesso ad alcuni siti Web stranieri in zone ben delimitate.
Tra le piattaforme ora visitabili anche dalla Cina (senza la necessità di aggirare la censura di regime) vi sarebbero i social network Facebook e Twitter nonché le pagine dello statunitense New York Times; la loro visualizzazione non sarà però permessa a tutti gli internauti.
Per ora infatti il progetto riguarderebbe soltanto l’area del Pudong, un distretto finanziario della città di Shanghai, l’idea sarebbe in pratica quella di capire se alcuni provider di connettività stranieri potrebbero essere interessati ad investire i propri capitali nella zona.
Insomma, l’intenzione non sarebbe affatto quella di rendere meno fitte le maglie della censura cinese, ma quella di creare nuove occasioni di profitto per un territorio che sta attraversando un’incredibile periodo di crescita economica senza effettuare alcun passo avanti in tema di libertà civili.