Tra le ragioni che hanno reso Google Chrome il bowser Web più utilizzato al mondo vi è sicuramente la velocità, nel caso specifico dell’applicazione di Mountain View le prestazioni si pagano però con un elevato consumo di risorse, e in particolare di memoria RAM, nonché con una minore durata delle batterie nei dispositivi mobile e portatili.
Per risolvere almeno in parte tali problemi, gli sviluppatori di Big G hanno deciso di implementare due nuove funzionalità chiamate Memory Saver ed Energy Saver, il loro scopo è facilmente intuibile già dal nome e i loro effetti dovrebbero risultare presto evidenti in quanto la fase di sperimentazione sarebbe stata ormai superata con successo.
Memory Saver è stata pensata soprattutto per chi utilizza computer con poca disponibilità di RAM, essa in pratica libera la memoria occupata dalle schede inattive per dedicarla a quelle che l’utente sta effettivamente consultando. Nel migliore dei casi tale meccanismo dovrebbe garantire un miglioramento di circa il 40% nella gestione della RAM.
Energy Saver è invece una feature che opera in modo del tutto automatico quando la batteria di un computer portatile raggiunge un livello pari ad 1/5 della sua capacità. Arrivati il limite del 20% verranno bloccati i processi in background così come le animazioni e i video dei siti Web, tutti elementi che influiscono negativamente sull’autonomia.
Memory Saver ed Energy Saver sono state sviluppate per quasi tutti i sistemi Desktop supportati (Windows, macOS e ChromeOS) tranne Linux, grazie a tali modalità Chrome dovrebbe introdurre un sistema di ottimizzazione dei consumi in grado di competere con quello di Microsoft Edge che ha compiuto dei grandi passi avanti grazie alle Sleeping Tabs.