Gli sviluppatori di Mountain View hanno confermato che il browser Google Chrome integrerà una propria funzionalità per l’ad-blocking il 9 luglio 2019, tale feature dovrebbe quindi comparire nel periodo compreso tra il 30 maggio, data prevista per la distribuzione di Chrome 76, e il 25 luglio, quando diventerà disponibile la release 77.
L’ad-blocker dell’applicazione funzionerà sulla base delle specifiche sull’advertising online definite da Big G in collaborazione con i membri della Coalition for Better Ads, in un’ottica di ottimizzazione esso avrà il compito di sbarrare l’accesso agli annunci pubblicitari più invadenti che potrebbero disturbare la user experience.
Verranno quindi bloccate sia su dispositivo mobile che su Desktop le finestre pop-up contenenti pubblicità, così come su entrambi gli ecosistemi non saranno più visibili i video ads in auto-play con audio. Nello stesso modo non saranno più permessi gli annunci che si aprono prima del caricamento del contenuto di una pagina Web ("prestitial ads"), con countdown su Desktop e in tutti i casi su mobile.
Da segnalare anche l’impossibilità di rendere visibili su Chrome banner pubblicitari di densità superiore al 30% rispetto all’area di visualizzazione occupata dalla pagina Web aperta, il sostanziale divieto di pubblicare annunci animati intermittenti e quello di utilizzare il formato "sticky" (sempre in evidenza nonostante lo scrolling) per l’advertising di grandi dimensioni.
Stando a quanto dichiarato da Google negli scorsi giorni, la stragrande maggioranza dei gestori dei siti Web presi in esame durante la fase di test avrebbe già provveduto a rimuovere gli annunci non conformi ai nuovi standard richiesti (Betters Ads Standards). Soltanto nell’1% dei casi sarebbero stati registrati blocchi a carico dell’advertising contro il quasi 70% riscontrato all’inizio dei test.