Come specificato in un post recentemente pubblicato sul Blog di Chromium, Mountain View ha deciso che con il rilascio di Chrome 70 verranno riviste le policy relative allo sviluppo delle estensioni per il browser Web. L’intenzione è quella di garantire una maggiore tutela della privacy senza dimenticare le esigenze dei developer.
Nate per garantire una personalizzazione della user experience più elevata, le estensioni di Chrome sarebbero oggi più di 180 mila e verrebbero utilizzare da non meno della metà degli utenti che hanno installato l’applicazione. Nonostante il grande successo di queste funzionalità non sono però mancati episodi in cui esse si sarebbero rivelate pericolose per i dati degli utilizzatori.
A tali minacce Google ha risposto in un primo tempo operando un controllo manuale e, successivamente, con un impiego sempre più massiccio delle tecnologie per il Machine Learning. A partire da Chorme 70, in un’ottica di maggiore protezione, verranno vietate alcune pratiche come per esempio la possibilità di pubblicare codice offuscato.
Tra le altre novità abbiamo l’obbligo dell’autenticazione a due fattori per gli sviluppatori, la richiesta di minimizzare quanto più possibile la quantità di codice generato e di diminuire all’essenziale la quantità di informazioni personali richieste. Le nuove specifiche verranno associate al cosiddetto Manifest v3 che vedrà la luce entro il prossimo anno.
Da parte loro gli utenti potranno monitorare qualunque comportamento o evento prodotto dall’estensione a carico di qualsiasi pagina visitata. I developer dovranno quindi operare modifiche importanti ai software già sviluppati, mentre la creazione di nuove estensioni richiederà plausibilmente più tempo e impegno rispetto al passato.