Broadcom, società leader nella produzione di chip, ha reso noto di aver acquisito la CA Technologies per 18.9 miliardi di dollari. Si tratta di un’operazione colossale che, almeno nelle intenzioni, dovrebbe rafforzare la posizione di Broadcom nel mercato, nonostante ciò Wall Street sembrerebbe non averla apprezzata.
A testimonianza di ciò vi sarebbe stato il vero e proprio crollo in borsa a danno dell’azienda acquirente, con una perdita arrivata a ben 16 punti percentuali nel suo momento di picco. Quali potrebbero essere state le cause di una reazione così negativa da parte degli investitori? Secondo gli analisti esse andrebbero ricercate soprattutto in due fattori.
Innanzitutto l’intera somma offerta sarebbe stata corrisposta in contanti, Broadcom avrebbe quindi deciso di prendere sulle proprie spalle tutti i rischi dell’operazione dal punto di vista finanziario. In secondo luogo, andrebbe considerato che la CA Technologies produce software, mentre Broadcom aveva a suo tempo assicurato che non si sarebbe lanciata in mercati diversi dall’hardware.
Uno dei punti di forza di quest’ultima è sempre stata infatti la sua concentrazione sul core business, quello dei semiconduttori. Il fatto di voler almeno apparentemente puntare su una strategia legacy con il software le sarebbe quindi costata una perdita quasi improvvisa pari a 17 miliardi in termini di capitalizzazione.
Ovviamente in questo momento è il top management di Broadcom a ricevere la maggior parte dell critiche, ai dirigenti infatti verrebbe rimproverato il fatto di aver scelto una strada dimostratasi fallimentare in passato, come per esempio nel caso dell’acquisizione di McAfee e Windriver da parte di un altro colosso High Tech come Intel.