Gli sviluppatori di Brave Search, motore di ricerca che si pone come alternativa a Google puntando in particolare sul rispetto della privacy, hanno introdotto una nuova funzionalità, chiamata Googles , che permette di modificare i risultati delle ricerche alterandone l’ordine ed escludendo dalla visualizzazione quelli ritenuti meno rilevanti.
Una delle funzionalità più interessanti di Googles è rappresentata dalla possibilità di impostare un filtro che rimuove dai risultati le voci relative ai siti Web più visitati, per la precisione le mille piattaforme a più alto traffico. In questo modo si potrà accedere a contenuti che generalmente non vengono mai visualizzati in cima alle pagine di ricerca.
Devono essere gli utenti a decidere come ordinare i risultati di una ricerca
I responsabili di Brave Search hanno comunque reso noto che i filtri attualmente disponibili devono essere considerati come delle demo, hanno infatti lo scopo di mostrare le potenzialità della nuova feature. Ci si attende infatti che nel prossimo futuro saranno gli stessi utilizzatori del servizio a decidere come impostare le pagine dei risultati.
Tra i primi che hanno approfittato di questa opportunità vi sono i ricercatori di Forces Unseen che hanno creato un filtro, chiamato NetSec Goggle, finalizzato a visualizzare unicamente contenuti provenienti da siti Internet che condividono informazioni affidabili sulla sicurezza informatica. In questo modo è stato creato un database conposto da circa 3.700 risorse.
Brave Search, che ha superato la fase di betatest soltanto di recente, ha sviluppato Googles ispirandosi per il nome ad un’applicazione di Mountain View che consentiva di riconoscere le immagini inquadrate tramite la fotocamera di uno smartphone. Quest’ultima venne abbandonata per essere sostituita 4 anni fa dall’alternativa chiamata Google Lens.