Jonathan Franzen, uno dei più noti scrittori statunitensi viventi, ha recentemente dato alle stampe la sua nuova opera intitolata "Libertà" e ha scagliato una feroce invettiva contro i libri in formato digitale, da lui considerati un vero e proprio pericolo.
Uno dei problemi insiti nella lettura degli e-book sarebbe il fatto che questi non permetterebbero di concentrarsi pienamente sul lavoro e sul messaggio dello scrittore; configurazioni, regolazioni e funzionalità degli e-reader finirebbero per distrarre il lettore.
Franzen avrebbe poi sottolineato come i vari dispositivi per la lettura starebbero trasformando le persone in schiavi la cui vita viene continuamente tracciata e controllata dai produttori di device e da chiunque (banche in primis) sia interessato a monetizzare le informazioni degli utenti.
Una semplice trovata per far parlare di se e della sua nuova fatica letteraria o un sincero sfogo contro un Mondo eccessivamente digitalizzato e display dipendente? Difficile dirlo, l’importante è poter essere sempre liberi di esprimere il proprio pensiero, anche attraverso un e-book!