Laura Boldrini, Presidente della Camera dei Deputati, ha recentemente aperto presso Montecitorio i lavori per il seminario intitolato "Parole libere o parole d’odio? Prevenzione della violenza online"; nel suo discorso inaugurale l’autorità ha voluto sottolineare la sua contrarietà a misure contro la censura in Rete.
La Boldrini avrebbe voluto fare riferimento al fatto che ciò che viene considerato un reato offline dovrebbe costituire reato anche online, per cui non sarebbe necessario introdurre "leggi speciali" per combattere la violenza in Rete, ma applicare la legislazione ordinaria.
Il Presidente della Camera avrebbe poi posto l’accento sui principi fondamentali della libertà d’espressione e della tutela dei minori, tematiche delle quali Internet si dovebbe fare portatrice isolando tutte le voci contrarie ad essa con la forza delle condivisione.
Perché ciò sia possibile i gestori di servizi online non dovrebbero puntare unicamente alla crescita della propria utenza; un invito al buon senso ed alla tolleranza che si spera venga seguito dai fatti da parte della stessa autorità che fino a pochi giorni fa si dichiarava schierata contro "l’anarchia della Rete".