BlenderBot 3 è il nome di un’Intelligenza Artificiale creata da Meta che, stando a quanto riportano le indiscrezioni a riguardo, sarebbe in grado di sostenere delle conversazioni con gli esseri umani. Per il momento essa riuscirebbe a supportare soltanto le interazioni in lingua inglese ma in futuro potrebbe essere implementata per un maggior numero di localizzazioni.
Il funzionamento di tale tecnologia somiglierebbe per larghe linee a quello degli assistenti vocali che utilizziamo quotidianamente tramite smartphone e smart speaker, il training di BlenderBot 3 sarebbe avvenuto infatti sottoponendogli grandi quantità di dati con lo scopo di ottenere una capacità linguistica quanto più naturale possibile.
Esattamente come accade con alternative già in uso come Google Assistant, anche BlenderBot 3 dovrebbe essere in grado di effettuare delle ricerche su Internet per fornire delle risposte accurate su qualsisi tipo di argomento. Meta avrebbe introdotto la possibilità di premere sulle risposte in modo da accedere rapidamente alla fonte utilizzata per formularle.
Questa caratteristica dovrebbe rendere l’AI ancora più affidabile, anche perché eventuali risposte inesatte potranno essere segnalate direttamente al sistema. Le informazioni raccolte non dovrebbero essere utilizzate immediatamente ma analizzate e approvate in un momento successivo, questo per evitare risultati non accettibili come per esempio espressioni misogine e razziste.
BlenderBot 3 sarà quindi monitorata costantemente, soprattutto per evitare il ripetersi di episodi come quelli che videro coinvolta Tay, un’Intelligenza Artificiale realizzata da Microsoft nel 2016, essa infatti venne bloccata poche ore dopo il lancio perché non era in grado di distinguere tra affermazioni corrette e frasi offensive verso minoranze e diversità di genere.