Nelle scorse ore il valore del bitcoin è sceso sotto i 30 mila dollari, una quotazione che la criptovaluta più conosciuta al mondo non registrava dal luglio dello scorso anno. Nel momento in cui viene scritta questa news la moneta virtuale si attesta poco al di sopra dei 27 mila dollari, quindi molto lontano dai massimi di novembre 2021 quando si arrivò quasi 69 mila dollari.
Ad inizio anno diversi analisti avevano ipotizzato che che bitcoin potesse raggiungere quota 100 mila dollari entro il 2022, così non è stato considerando una perdita di valore pari a circa il 50%. Lo stesso destino sembrerebbe riguardare buona parte delle principali criptovalute, con Ethereum, Tether e BNB tutte interessate da forti decrementi di prezzo.
Un caso particolare è quello di LUNA, criptovaluta collegata alla blockchain di Terra, che ha perduto circa il 97% del proprio valore soltanto nel corso dell’ultima settimana. Nel suo momento di massimo successo finaziario, ad inizio dello scorso aprile, LUNA era arrivata a valere quasi 120 dollari, attualmente non sembrerebbe poter superare quota 0.15 dollari.
Inflazione e calo dei titoli tecnologici sono le cause della perdita di valore delle criptovalute
Le ragioni di questi rapidi decrementi sembrerebbero risiedere nei cali di valore che ultimamente hanno subito i titoli azionari delle aziende quotate attraverso l’indice tecnologico NASDAQ, ufficialmente le criptovalute non sono legate a quest’ultimo ma appare chiaro come almeno a livello di sentimento degli investitori esista una correlazione tra i due settori.
Un’altra motivazione andrebbe ricercata nell’impennata registrata dall’inflazione nel corso degli ultimi mesi, solo negli Stati Uniti essa sarebbe arrivata a toccare quota 8.3% determinando un ingente spostamento di capitali verso i prodotti, come per esempio le materie prime, che in questo momento stanno manifestando una maggiore tendenza alla crescita.