Bitcoin, la più nota tra le crypto valute nonché primo esempio di moneta digitale, ci ha abituati ad importanti variazioni di prezzo. Le ultime flessioni registrate hanno però portato ad un risultato in grado di suscitare maggiore preoccupazione presso gli investitori, la capitalizzazione complessiva della divisa è infatti scesa al di sotto dei 100 miliardi di dollari.
Si sarebbe quindi tornati ai livelli di oltre un anno fa, ma questa volta la causa non adrebbe ricercata in importanti manovre speculative, nella violazione di un wallet o nel crollo di un exchange. A determinare il decremento sarebbe stato invece un aggiornamento a carico di un applicativo che regola l’andamento della valuta.
Stando a quanto dichiarato dai responsabili del progetto, tale update avrebbe avuto lo scopo di consentire un maggior numero di transazioni e di incrementare le operazioni basate sul Bitcoin. Tutto ciò sarebbe stato fatto con l’approvazione della community, anche se non è detto che tale supporto sia destinato a rimanere tale dati gli effetti sulla capitalizzazione.
Tecnicamente l’aggiornamento avrebbe avuto come obbiettivo la realizzazione di un fork, cioè di una crypto valuta derivata. Ciò avrebbe però portato alla creazione di due fazioni contrapposte tra gli sviluppatori: da una parte Bitcoin ABC, che è a sua volta un’implementazione del fork Bitcoin Cash ed è sostenuta dal miner Bitmain, dall’altra BSV, sostenuta dal suo promotore Craig Wright.
Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, quanto avvenuto non si sarebbe tradotto in una fuga degli investitori verso le crypto valute alternative (o altcoin), infatti a perdere in termini di valore non sarebbe stato il solo Bitcoin, ma anche diverse altre divise digitali molto note come per esempio Ripple ed Ethereum.