Gli sviluppatori di Google starebbero preparando alcune nuove funzionalità da integrare nelle versione pubblica di Bard, il chatbot basato sull’Intelligenza Artificiale che Sundar Pichai e soci hanno lanciato come alternativa a ChatGPT. Tra queste ultime la più importante riguarda probabilmente il modo in cui la piattaforma interagirà con gli utenti.
In sostanza Bard sarà capace di tenere in memoria le conversazioni intrattenute nel tempo con i propri interlocutori, in questo modo l’applicazione potrà fornire risposte non soltanto in base ai dati raccolti dal suo sterminato dataset ma anche tenendo conto delle caratterisitiche dell’utente, delle sue abitudini e dei suoi maggiori interessi.
Google's AI chatbot is picking up a "Memory" tab, letting users add details that would be remembered in future conversations https://t.co/OlFkuRTISI
— Android Police (@AndroidPolice) September 30, 2023
L’utilità di questo aggiornamento può essere spiegata con un semplice esempio: si ipotizzi che un utilizzatore abbia richiesto una ricetta al sistema specificando di essere affetto da alcune intolleranze alimentari, durante un’interazione successiva Bard ricorderà questo dato ed eviterà di proporre ricette che comprendano gli alimenti non tollerati.
L’obbiettivo di Mountain View è naturalmente quello di incrementare il livello di personalizzazione degli output. Un utente single potrebbero avere delle esigenze completamente diverse da uno sposato con figli, nello stesso modo uno sportivo potrebbe avere la necessità di ricevere risposte differenti da quelle destinate ad uno più sedentario.
Gli utenti avranno comunque la possibilità di disattivare questa feature e di richiedere la rimozione immediata delle informazioni che sono state archiviate in memoria. Tale impostazione ricorda quindi quella già impiegata dalla compagnia per i dati di navigazione utilizzati per fornire output più personalizzati durante l’attività di ricerca.