Il report intitolato "L’impatto della pandemia sull’uso degli strumenti di pagamento in Italia" della Banca D’Italia confermerebbe come l’emergenza pandemica abbia contribuito a diffondere presso i nostri connazionali alcune abitudini tra cui l’acquisto di beni e servizi tramite piattaforme per il commercio elettronico e l’uso di strumenti per i pagamenti elettronici.
Il ricorso allo shopping online si sarebbe affermato maggiormente nel Nord del Paese, dove la digitalizzazione di privati e imprese è più accentuata rispetto al Meridione e la pandemia ha colpito più duramente la popolazione. Sempre nel Settentrione sarebbe ulteriormente aumentato il volume delle transazioni di tipo contactless nei negozi fisici.
Considerando il dato complessivo della Penisola nel periodo compreso tra febbraio e aprile 2020, quello in cui le restrizioni della mobilità personale sono stati più severe, la quota parte degli acquisti tramite e-commerce su quelli effettuati tramite carte di credito sarebbe passata dal 25 al 40% a fronte di una diminuzione delle operazioni registrate dagli esercizi fisici.
Le prime realtà a guadagnare da questo cambiamento repentino sarebbero state quelle più strutturate e pensate nativamente per operare sul Web, parliamo naturalmente di piattaforme come Amazon e Ebay che in diversi casi hanno dovuto ampliare gli organici e attivare nuove partnership per far fronte all’incremento improvviso degli ordini.
Considerando i dati relativi agli acquisti online e ai pagamenti contactless effettuati sia tramite carta che utilizzando dispositivi mobile, lo scorso anno essi avrebbero pesato rispettivamente per oltre il 30% e più del 60% sugli acquisti effettuati utilizzando carte di credito. Nel 2019 le percentuali registrate erano stati pari al 22% per i primi e al 33% per i secondi.