Assoprovider, cioè l’associazione di categoria degli Internet Service Provider del nostro Paese, ha recentemente espresso la sua posizione relativamente al ruolo degli ISP nei recenti oscuramenti di piattaforme Internet che hanno interessato il Web della Penisola.
Nel comunicato l’organizzazione ha voluto rigettare le accuse di essere dei "censori" rivolte verso i provider, questi ultimi infatti agirebbero esclusivamente sulla base di ordinanze dell’autorità giudiziaria, di disposizioni delle forze dell’ordine e di imposizioni da parte dell’AGCOM.
Proprio per qusto motivo, Assoprovider avrebbe intenzione di chiedere maggiore chiarezza relativamente agli oneri che la legge prevede per i vari protagonisti in gioco; in sostanza, gli ISP potrebbero essere considerati soltanto come meri esecutori di decisioni prese esternamente alla categoria?
Per contrastare il ruolo di soggetto "passivo" che sembrerebbe essergli stato affibbiato, i rappresentanti dei provider non avrebbero escluso il ricorso alle vie legali presso gli organi competenti per verificare la legittimità delle richieste di oscuramento a loro inviate.