Nel prossimo futuro la Casa di Cupertino potrebbe lanciare un prodotto che molto probabilmente non sarebbe piaciuto al fondatore Steve Jobs scomparso nell’agosto del 2011. Il creatore della Mela Morsicata era infatti sicuro del fatto che non sarebbe stata una buona idea realizzare dei computer portatili dotati di schermi touchscreen.
Jobs pensava infatti che le superfici destinate all’interazione tattile non fossero adatte per la verticalità. Per capire questo concetto basti pensare al display di uno smartphone che può essere posizionato in qualsiasi modo per semplificare l’interazione con esso, nel caso dei portatili invece la posizione dello schermo è in pratica obbligata (verticale appunto).
Un problema riguardante l’ergonimia dei device da non sottovalutare ma superabile secondo la Apple dei giorni nostri. Tim Cook e soci potrebbero infatti commercializzare il primo MacBook dotato di schermo touch entro il 2025, questo nonostante in passato diversi tentativi di creare dei prototipi con tale caratteristica si siano rivelati dei fallimenti.
Per quanto riguarda quelle che potrebbero essere le specifiche tecniche del componente, esso dovrebbe essere equipaggiato con un pannello OLED. Questo significa che gli ingegneri dell’azienda californiana avrebbero deciso di non utilizzare i pannelli Mini LED che vengono impiegati invece nella produzione dei MacBook Pro da 14 e 16 pollici.
Quali potrebbero essere le ragioni di questo cambio di rotta? Innanzitutto in fatto che un display touch non modificherebbe i MacBook a livello funzionale, chi non desidera sfruttare il touchscreen potrà usarli comunque. In secondo luogo bisogna considerare che un forte concorrente con Microsoft produce già da diverso tempo portatili i cui display supportano l’interazione tattile.