Secondo il recente pronunciamento di un giudice federale statunitense, la Casa di Cupertino avrebbe violato le norme Antitrust degli USA creando un "cartello" con alcuni importanti editori che prevedeva l’alterazione dei prezzi degli e-book a danno della Amazon.
In pratica, la Mela Morsicata avrebbe approfittato della compiacenza di alcuni produttori di contenuti per correggere al rialzo i prezzi di vendita dei testi in digitale, in questo modo si sarebbe operato al fine di boicottare la politica basata sul costo calmierato statndard voluta da Jeff Bezos e soci.
Secondo quanto ipotizzato dal Dipartimento di Giustizia americano, la Apple avrebbe agito in combutta con gli altri editori accusati per rincarare gli e-book a pochi giorni dal lancio del primo modello di iPad; il riferimento sarebbe quindi ad un periodo in cui Steve Jobs era ancora vivo.
Orin Snyder, legale del collegio di difesa per Tim Cook e soci durante il processo, avrebbe comunque rigettato ogni addebito; a suo parere gli editori avrebbero preso le loro decisioni sulla base delle tendenze di mercato senza costrizioni da parte della Apple.