I responsabili dell’App Store, la piattaforma della Casa di Cupertino da cui è possibile scaricare applicazioni per gli iDevice, hanno introdotto nuove policy dedicate agli sviluppatori. Queste ultime sarebbero state definite per rendere maggiormente remunerativo il lavoro dei piccoli developer, mentre per le grandi software house non ci dovrebbero essere cambiamenti particolari.
In sostanza, fino ad ora Apple aveva trattenuto il 30% dei ricavi derivanti dall’acquisto delle App e dagli acquisti in-App effettuati attraverso di esse, a partire dal I gennaio 2021 le cose non andranno più in questo modo e verranno introdotte delle percentuali differenti calcolate in base all’entità dei guadagni maturati dagli sviluppatori stessi.
Essere presenti nell App Store costerà ai piccoli developer la metà rispetto a prima
In sostanza dal prossimo anno tutti coloro che avranno generato ricavi per meno di 1 milione di dollari dovranno corrispondere soltanto il 15% dei loro guadagni alla Mela Morsicata, ciò significa che all’azienda californiana spetterà il 50% in meno rispetto a quanto incassato dai developer appartenenti a tale segmento, mentre questi ultimi pagheranno la metà per la loro presenza nell’App Store.
Tim Cook e soci sono diventati improvvisamente così generosi da rinunciare ad una quota importante del proprio fatturato? Apparentemente sì considerando che le modifiche alle regole dovrebbero coinvolgere circa il 98% degli sviluppatori. In realtà, tenendo conto che parliamo di appena il 5% dell’intero giro d’affari dell’App Store, le perdite per Apple saranno molto limitate.
L’intenzione di Cupertino dovrebbe essere invece quella di incentivare la partecipazione dei piccoli sviluppatori, moltiplicando le vendite derivanti dai titoli prodotti da questa fascia di professionisti i guadagni nel lungo periodo potrebbero essere molto più ingenti di quel 2.5% di ricavi in meno che il gruppo maturerà quando le nuove policy verranno attivate.