Il colosso del commercio elettronico Amazon ha reso disponibile l’ultima edizione dell’SMB Report, cioè quella relativa al 2018, in cui vengono messi nero su bianco i risultati ottenuti dalle piccole e medie aziende che sfruttano la piattaforma di Jeff Bezos per le vendite. Ad oggi la partecipazione di queste ultime al sistema di Seattle è talmente ampia da coinvolgere ben 130 Paesi.
Ma veniamo ai numeri. Gli operatori in grado di movimentare più di 100 mila dollari di merce sarebbero stati circa 200 mila, 50 mila quelli con un giro d’affari superiore al mezzo milione di dollari, quasi 25 mila infine le realtà che avrebbero generato vendite per oltre 1 milione di dollari (una crescita di più del 20% rispetto al 2017).
Durante lo scorso anno circa il 50% degli oggetti venduti tramite il servizio di Seattle sarebbero stati commercializzati da piccole e medie imprese, un successo che avrebbe contribuito a creare ben 900 mila posti di lavoro in tutto il Mondo. Per Amazon si tratterebbe poi di una conferma riguardante la bontà di un progetto iniziato nel tecnologicamente lontano 2001.
Spulciando gli altri dati a disposizione si scoprirebbe poi che il solo evento Prime Day avrebbe permesso ai venditori di terze parti di sviluppare un giro d’affari pari a 1.5 miliardi di dollari. Amazon ha poi voluto sottolineare che le piccole e medie aziende statunitensi aderenti avrebbero visto più che raddoppiare le proprie esportazioni.
L’SMB Report ha naturalmente lo scopo di attirare ulteriori operatori da includere nella piattaforme di Bezos e soci. Per il momento le cifre registrate fanno supporre un’ulteriore tendenza alla crescita, ma la concorrenza di realtà come Alibaba costringe il gruppo statunitense a mantenere sempre alta l’attenzione sulle sue iniziative.