Amazon starebbe studiando la possibilità di proporre il suo servizio di streaming on-demand Prime Video tramite una nuova formula basata sulla monetizzazione tramite l’advertising. Quest’ultima dovrebbe costare di meno rispetto a quella standard e prendere esempio da esperienze precedenti di concorrenti come Netflix, il più grande colosso del settore.
Quest’ultimo mette a disposizione da qualche tempo una modalità di sottoscrizione a costo contenuto ma con interruzioni pubblicitarie e un accesso limitato al catalogo. In italia il prezzo del piano è pari a 5.49 euro al mese (Netflix non offre piani annuali) con risoluzione a 1080p (quindi niente 4K) e nessun supporto per la visualizzazione offline.
Partendo da questo esempio, quali potrebbero essere le caratteristiche del piano con pubblicità di Prime Video? Per il momento non si avrebbero dettagli in merito ma è possibile che il colosso creato da Jeff Bezos abbia intenzione di aumentare il prezzo del piano senza advertising per poi rendere più attraente quello più economico ma aperto agli inserzionisti.
Secondo alcuni analisiti Amazon potrebbe adottare una strategia di questo genere per poter effettuare maggiori investimenti nella realizzazione di produzione esclusve. Soprattutto dal punto di vista delle serie TV Prime Video presenta infatti un catalogo molto più sguarnito rispetto a quello di Netflix o di una realtà meno conosciuta in Italia come HBO Max.
Nel nostro Paese Prime Video è parte integrante del pacchetto Amazon Prime, mentre negli Stati Uniti viene proposto separatamente e costa 8.99 dollari al mese. Se le cose dovessero rimanere come sono è quindi probabile che il piano con pubblicità arrivi solo negli USA, sempre che non venga introdotto anche da noti richiedendo un fee per la rimozione dell’advertising.